È sicuramente uno dei giochi più accattivanti tra quelli disponibili nei casinò, che gode di un fascino particolare anche legato alla cinematografia statunitense, che spesso gli ha dedicato spezzoni dei cult movie o addirittura intere pellicole: stiamo ovviamente parlando del blackjack, uno dei game preferiti dai giocatori di tutto il mondo.
Il blackjack però non è nato oltreoceano, ma bensì nella vecchia Europa e più precisamente in Francia, dove aveva inizialmente preso il nome di Vingt-et-un, ovvero ventuno, proprio come il punteggio che si dovrebbe cercare di raggiungere. Da dove nasce quindi il nome blackjack? Il nuovo appellativo è stato coniato proprio negli Stati Uniti, in seguito all’introduzione di una variante nel gioco: se il punteggio di 21 veniva realizzato con un asso e un jack di picche, appunto il Black Jack, la posta in palio per il vincitore veniva decuplicata, assicurando cosi un premio altissimo. Tale regola è poi scomparsa nel tempo ma il gioco ha comunque mantenuto questo nome, diventato poi celebre in tutto il mondo.
Per coloro che ne hanno sempre sentito parlare ma non hanno mai davvero approfondito le regole del blackjack, facciamo un rapido ripasso: ogni giocatore gioca contro il banco, che nei casinò è solitamente un membro dello staff della casa da gioco. L’obiettivo del gioco è realizzare il punteggio di 21, considerando che ogni carta ha il proprio valore nominale, l’asso può valere 1 o 11 e le figure valgono tutte 10.
Solitamente si utilizzano due mazzi di carte francesi, per un totale di 104 carte in gioco, ma molto spesso vengono utilizzati fino a sei mazzi, per non permettere ai giocatori di contare le carte e avvantaggiarsi nel gioco. All’inizio di ogni turno i giocatori effettuano le loro puntate e il dealer distribuisce a tutti, compreso se stesso, una carta scoperta. Segue un altro giro di distribuzione di carte scoperte, questa volta con l’eccezione del mazziere, che non riceve la seconda carta.
A questo punto a ogni giocatore viene chiesto se il punteggio ottenuto con le prime due carte è sufficiente o se invece desiderano ricevere un’altra carta. Dopo che ogni giocatore ha effettuato le proprie scelte, il mazziere deve completare la propria mano, seguendo però delle regole: se con la seconda carta raggiunge un punteggio inferiore o uguale a 16, egli è obbligato a chiedere un’altra carta. Se invece ha davanti un punteggio pari a 17 o superiore, non può chiedere altre carte.
Vincono tutti i giocatori che hanno un punteggio superiore al banco, mentre perdono tutti quelli che sono al di sotto del punto del dealer. Nel caso in cui un giocatore “sballi”, ovvero superi il punteggio di 21, perde automaticamente la posta giocata. Ugualmente, quando è il banco a sballare, tutti i player ancora in gioco vincono automaticamente.
Nel caso di blackjack, ovvero di 21 realizzato con due carte, il giocatore vince 1,5 volte la posta iniziale. Se anche il banco realizza blackjack, la mano viene considerata pari.
Questo è il funzionamento generale del gioco, al quale si aggiungono numerose variazioni, come il raddoppio, che può avvenire quando un giocatore ottiene un punteggio compreso tra 9 e 15 con le prime due carte e ha la possibilità di raddoppiare la puntata iniziale, o lo split, ovvero la possibilità di sdoppiare la propria mano iniziale nel caso in cui si ricevano due carte dello stesso valore: in quel caso il giocatore può dar vita a due mani separate, utilizzando le carte precedentemente ricevute. In ogni caso non è mai conveniente splittare le figure e tendenzialmente è poco profittevole dividere coppie di quattro e di cinque.
Ma come detto nella premessa, quasi tutti avranno visto almeno una volta una partita di blackjack sul grande o sul piccolo schermo: se siete dei nostalgici probabilmente ricorderete nitidamente il film “Rain Man”, in cui Tom Cruise scopre di avere come fratello Dustin Hoffman, che recita la parte di un uomo autistico. I due finiscono a giocare proprio a blackjack, specialità nella quale il personaggio interpretato da Hoffman dimostra di avere capacità sorprendenti, proprio grazie al conteggio delle carte.
Se invece siete cultori del gioco non potete non aver visto “21”, il film che parla della storia del MIT Blackjack Team, un gruppo di brillanti studenti che con l’aiuto di un professore hanno sbancato i più importanti casinò americani tra gli anni ’80 e ’90.
Basato su una storia vera, spiega nel dettaglio come è possibile riuscire ad arricchirsi col blackjack utilizzando il conteggio delle carte, se ovviamente siete in possesso di una mente fortemente improntata alla matematica.