Il fenomeno dei casinò online è oramai diventato di massa e sempre più portali sono diffusi nel mondo del web. Una prerogativa di queste piattaforme deve essere garantire ai propri giocatori di poterli utilizzare in sicurezza, lontani da rischi legali o di altra natura. Questo è possibile tramite licenze ufficiali, che fungono proprio da garanzia per il casinò online.
Purtroppo, però, le cose non sono sempre così. Sul web esistono moltissimi casinò che operano in maniera illegale, come ha messo in luce uno degli ultimi servizi di Striscia la Notizia. Scopriamo di più su ciò che è andato in onda durante il celebre programma televisivo.
Casinò illegali in rete: il servizio di Striscia la Notizia
Il servizio di Striscia la Notizia andato in onda su Canale 5, firmato da Marco Camisani Calzolari, toccava un argomento spinoso e delicato: quello dei casinò illegali. In particolare, durante la puntata, si è messo il punto su alcuni casinò online decentralizzati.
In poche parole, questi consentirebbero il gioco d’azzardo anche ai minori. Come? Molto semplicemente consentendo l’anonimato e soprattutto aprendo la possibilità ai giocatori di pagare con criptovalute.
Ecco le dichiarazioni di Calzolari: «Il tutto avviene in Paesi del mondo dove non ci sono regole stringenti. Si basa tutto sulla blockchain, la tecnologia innovativa che ha molti lati positivi e non solo. Tra le sue caratteristiche infatti c’è anche quella di eliminare la necessità di avere un proprietario al centro che sia responsabile delle transazioni che avvengono al suo interno».
Il tema, ovviamente, è poi virato verso i minorenni. Come fa un minorenne a sapere come funzioni questo sistema, e soprattutto, a procurarsi le criptovalute? La risposta è sempre una: il web. Sui social sono presenti migliaia di video sull’argomento, il quale pare essere un forte trend fra adolescenti e pre adolescenti.
Insomma, quella di Striscia è solo una goccia in un oceano, ma che riporta l’attenzione su un tema molto discusso. Si tratta dell’ennesima conferma che il gioco illegale sia ancora enormemente diffuso, ma soprattutto che questo rappresenta un grande pericolo sia economico che sociale. A maggior ragione, quando a farne le spese sono i minorenni.