A seguito di una serie di controlli da parte della Polizia di Stato, condotti in due locali della provincia di Roma, sono state somministrate sanzioni piuttosto pesanti ai due esercizi. La motivazione risiederebbe in alcune procedure illegali in merito alle apparecchiature da gioco, in particolare relative alla non sospensione delle macchine e alla loro accensione fuori dall’orario consentito. Ecco che cosa è successo e qual è stata la dinamica degli eventi.
Roma: sanzioni per due locali
Il discorso dei casinò sicuri e legali, sia online che offline, è sempre un tema centrale per quanto riguarda il settore del gaming. Questa volta protagonisti sono due locali di Roma, che sono stati sottoposti a un controllo da parte degli agenti del VI distretto Casilino.
Il primo locale è una sala giochi: gli agenti si erano recati presso la struttura per notificare un decreto del Questore di sospensione della licenza per la durata di due giorni, a causa di abuso del titolo. Tuttavia, una volta entrati all’interno della sala, gli agenti hanno riscontrato che gli apparecchi da gioco erano ancora accesi, nonostante fosse già finito l’orario entro il quale questi possono essere in funzionamento. Il locale ha quindi ricevuto una sanzione pari a 150 euro.
Discorso diverso per quanto riguarda un’altra attività romana di somministrazione di alimenti e bevande. I poliziotti hanno sempre riscontrato la stessa infrazione, ovvero apparecchi da gioco accesi durante l’orario di sospensione. Ma ad aggravare la situazione è stata anche la presenza nel frigorifero del locale di alimenti privi della corretta etichettatura. La sanzione complessiva è stata più amara, per un totale di 1650 euro.